I segreti del melograno contro l'invecchiamento
Nell’antichità era una pianta sacra, simbolo di fertilità. Ma il melograno è anche da sempre stato apprezzato per le sue proprietà medicinali, e alcuni ricercatori ne sostengono un “potere” curativo anti-invecchiamento.
La sostanza delle meraviglie si chiama urolitina A, e non è contenuta direttamente nella melagrana, ma viene prodotta con la metabolizzazione da parte della flora batterica intestinale di alcuni composti presenti nel succo di melagrana, e in quantità inferiori anche nelle fragole e nelle noci.
L’effetto specifico dell’urolitina A sarebbe sulla funzione muscolare. Secondo i ricercatori, il composto favorisce l’eliminazione dalle cellule muscolari dei mitocondri danneggiati (i mitocondri sono le centrali dove si produce l’energia delle cellule), un processo chiamato mitofagia. Questo processo, che si svolge con efficienza nelle cellule giovani, con l’età diminuisce, e sarebbe la ragione principale per cui i muscoli, invecchiando, perdono forza. Secondo gli autori dello studio, il composto contenuto nel melograno aiuterebbe a rendere di nuovo efficiente la mitofagia, facendo regredire il decadimento.
Bisogna tener presente però che la quantità di urolitina A prodotta, dipendendo dalla metabolizzazione da parte di specifici batteri intestinali, varia da persona a persona, e in alcuni è del tutto inesistente. In secondo luogo la quantità necessaria per cui si è visto l’effetto nello studio sui topi, è molto elevata ( 4 bicchieri al giorno di succo di melograno). Se i prossimi test clinici sull’uomo confermeranno questa ipotesi si potrà considerare la supplementazione di questa sostanza in via terapeutica (vedi distrofia muscolare) che in via preventiva.
SOURCES: https://www.nature.com/articles/s41430-021-00950-1
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